martedì 9 ottobre 2007

Panigaglia....


Ovvero una delle insenature più affascinanti del nostro golfo. Con il bosco mediterraneo che arriva fino al mare. Vabbè...guardando meglio ci sarebbe anche il rigassificatore...

con i serbatoi ed il suo bel pontile. Non vorrei spendere neppure una parola per commentare la scelleratezza di chi, all'epoca, consentì un tale stupro a ciò che la natura ci aveva donato. Sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Desidero invece soffermarmi su una lettera che è stata pubblicata su un organo di informazione locale on-line, inviata da "lavoratori di Panigaglia", potete leggerla qui: http://www.cittadellaspezia.com/leggi_articolo.asp?id=24250&sp=9 . Voglio riportarne un breve stralcio, su cui riflettere: "....Comunque noi generiamo reddito e gettito in questo territorio e credo che quando andremo prossimamente a votare con le nostre famiglie e parenti faremo pesare il nostro voto. Noi vogliamo sopravvivere e rimanere nella nostra terra dove abbiamo le radici e le famiglie e siamo i primi che vogliamo, allo stesso tempo, che dal nostro lavoro possa nascere benessere anche per gli altri concittadini, cosa che voi politici dal 1963 non siete stati in grado di fare sufficientemente."

Che vogliate rimanere nella vostra terra è un desiderio più che legittimo, l'avrei anch'io al vostro posto, così come l'avevano, credo, i vostri colleghi che lavoravano nel dismesso stabilimento IP/ENI, così come penso l'abbiano tutti i pendolari che all'alba affollano i treni.

Che nel segreto dell'urna facciate pesare i vostri voti (a proposito, quanti sono? e quanti sono quelli di coloro i quali non la pensano esattamente come voi?) è un vostro diritto sacrosanto. Tanti altri lo fanno pesare ma non minacciano preventivamente di farlo, non è carino, ad essere pignoli suona un po' come un ricatto...

Che dal vostro lavoro nasca benessere per gli altri concittadini, beh, francamente mi viene un po' difficile realizzarlo...non credo che gli abitanti delle Grazie, di Fezzano o di Cadimare paghino meno il loro gas grazie al vostro lavoro, tanto per fare un esempio.

Ultimo ma non ultimo, voi dite di generare reddito e gettito (?) in questo territorio, bene, anche la ICMESA fino al 1976 generava reddito e gettito, per dirla alla vostra maniera, a Seveso, anche la Union Carbide generava reddito e gettito a Bhopal, in India, fino al 1984.

Io, e forse con me un numero di vostri concittadini superiore a voi ed ai vostri familiari, dormirei sonni più tranquilli senza la vostra azienda e senza i vostri serbatoi.

Niente di personale.

Solo che mi hanno insegnato che i nostri diritti finiscono dove cominciano quelli degli altri.

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