giovedì 8 novembre 2007

A futura memoria....


"Non c'è mai stato un editto bulgaro né ho mai detto che questi signori non dovevano fare televisione". Neppure di fronte alla morte di Enzo Biagi, Berlusconi resiste alla tentazione di esibirsi in uno dei suoi esercizi preferiti: capovolgere la realtà. Ma il problema non è Berlusconi in sè; ciò che preoccupa è che ciò che è accaduto a Biagi, Santoro, Luttazzi & Co. potrebbe accadere di nuovo. Perchè il centro-sinistra, pur al governo, non ha fatto nulla per cambiare, cambiare le regole, fare in modo, per esempio, che la RAI non sia più il regno della lottizzazione partitica. Finchè i vertici RAI saranno nominati dai partiti e, ovviamente, a questi dovranno rispondere, non potremo mai avere un'informazione pubblica indipendente, in poche parole un vero servizio pubblico.
Evidentemente è nel DNA di questa classe dirigente del centro-sinistra il non volere/potere mettere mano alle anomalie tutte italiane. Dopo il primo governo Berlusconi, infatti, dal 1996 al 2001, ci sarebbe stato tutto il tempo e il modo per sanare la più eclatante, ovvero che un politico fosse proprietario e controllasse una grossissima fetta dell'informazione italiana. Ma nulla è stato fatto, salvo poi continuare a lamentarsi dello strapotere mediatico berlusconiano.

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